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IL FINE RIEDUCATIVO DELLA PENA PASSA ANCHE DALLO SPORT

Oggi in Commissione consiliare abbiamo presentato la nuova Convenzione stipulata tra il Tribunale per i Minorenni di Milano, il CONI, il CSI e l’Ordine degli Avvocati di Milano che consentirà a tanti ragazzi sottoposti a procedimento penale minorile di sperimentare l’attività sportiva quale elemento rieducativo e formativo, finalizzato ad un corretto reinserimento in società.

Ancora una volta lo sport, a Milano, accetta di mettersi in gioco e di diventare punto di riferimento e strumento di riscatto per quei giovani che vivono in contesti di difficoltà.

Non si tratta di un episodio isolato, ma di un altro passo di una più complessiva strategia: con il progetto “Palla al centro”, per esempio, Fondazione Francesca Rava si è impegnata nella costruzione di percorsi di rinascita per numerosi ragazzi tra i 14 e i 25 anni, attualmente detenuti presso l’IPM Beccaria o comunque entrati nel circuito della giustizia penale.

Ritengo che lo sport sia uno degli strumenti inclusivi per eccellenza, perché nessun’altra attività come quella sportiva è in grado di promuovere valori e di appianare differenze.

Chi pratica regolarmente sport lo sa bene: quando indossiamo maglietta e pantaloncini siamo tutti uguali.

È anche per questo che andremo avanti a impegnarci per facilitare la realizzazione di questi progetti, attraverso i cinque operatori comunali attivi nell’IPM Beccaria e alla sinergia con un terzo settore di eccezionale qualità, sempre in grado di fare la differenza.

Ringrazio il Presidente Giungi, il Presidente Nahum e la Presidente Vasile per aver dato spazio a un’iniziativa cosi importante e per l’impegno sempre concreto ad iniettare energia in questo tipo di progetti.