È stata una sconfitta. Nonostante lo straordinario impegno di Pierfrancesco Majorino, che ringrazio, il risultato non lascia margine a dubbi ed è doveroso prenderne atto.
Anche nei momenti più complicati bisogna però isolare quello che ha funzionato, per capire da dove ripartire: innanzitutto, a Milano, il centrosinistra ha vinto di 9 punti. In più, la nostra lista, la lista civica, si è posizionata terza in città, dietro a PD e Fratelli d’Italia, ma prima della Lega e altre realtà ben più strutturate, a riconferma dell’importanza di un approccio civico e pragmatico alle problematiche complesse della cosa pubblica.
In tempi di astensionismo dilagante, è un risultato che vale doppio e per il quale non posso che essere grata a tutti coloro che in questi mesi si sono spesi.
In un tempo in cui le persone si allontanano dalla politica e contestualmente però il civismo cresce, il messaggio è chiaro: è sempre più il caso di puntare sull’individuazione di soluzioni concrete ai problemi pratici, liberandosi dal fardello di un approccio ideologico e mantenendo uno sguardo laico alle questioni, senza pregiudizi, senza posizionamenti aprioristici, ma con quello spirito pragmatico del “buon amministratore”, che a Milano conosciamo bene e da tanti anni.