Ieri abbiamo inaugurato la quarta call di 100 Idee, che per la prima volta si rivolge direttamente alle ragazze e ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Un passo importante, che rafforza una convinzione semplice ma potente: i giovani non sono solo il futuro, sono già protagonisti del presente.

Nelle prime due edizioni, 100 Idee ha raccolto 280 proposte. Di queste, 134 si sono trasformate in progetti reali, concreti, vissuti nei quartieri della città. Ma i numeri, da soli, non bastano a raccontare ciò che davvero conta.

Dietro ogni idea c’è una giovane o un giovane che ha deciso di mettersi in gioco. Qualcuno che ha riconosciuto un bisogno, immaginato un cambiamento, colto un vuoto – e ha provato a riempirlo con creatività, impegno e coraggio.

100 Idee nasce esattamente per questo: offrire ai giovani milanesi le risorse, lo spazio e il supporto di un mentor, senza mai sostituirsi a loro. Gli adulti ci sono, ma fanno un passo di lato. Il loro ruolo è sostenere, non guidare; accompagnare, non decidere.

Perché quando ai ragazzi vengono dati fiducia e strumenti, il resto lo fanno loro. Ed è così che Milano cresce e si trasforma davvero: come una città costruita giorno dopo giorno da chi la vive, la immagina e la rende migliore.